mercoledì 7 agosto 2013

E' davvero in atto un incremento dell'attività sismica in Italia? (Non aggiornato)

Oggi sui social network è molto facile leggere, dopo sismi di una certa intensità sul territorio Italiano, frasi del tipo: <Mamma mia, ma quanti terremoti!>, <Non la smette più!>, <Andrà sempre peggio!>, ma cosa c'è di vero?

Analizziamo nel dettaglio TUTTE le scosse che hanno interessato l'Italia dall'Aprile 2005 ad oggi.

Database utilizzato: ISIDE
Dal 16/04/2005 al 06/08/2013 (20:00 ITA)
Latitudine Minima: 35.00
Longitudine Minima: 6.00
Latitudine Massima: 48.00
Longitudine Massima: 19.00
Magnitudo Minima: 0.0
Magnitudo Massima: 10.0



E' importante notare come tutte le scosse contenute su ISIDE sono in Magnitudo Locale, ML, non Magnitudo Momento, MW, dunque anche se non è una misura PRECISA del sisma, è più facile fare lavori del genere (Tecnicamente perchè con una semplice formula, 10^(Ml*1.5) si può ottenere l'Energia in Kg di tritolo del sisma.).


Di seguito il numero di scosse avutesi per ogni singolo decimo di grado di magnitudo.
Provando a graficare questi valori, si vede in modo ottimale la diminuzione esponenziale del numero delle scosse all'aumentare del valore di Magnitudo, come descritto dalla Legge di Gutenberg-Richter. E' possibile notare quest'effetto in quasi tutte le sequenze successive a forti terremoti, e in tutte le sequenze prendendo in considerazione aree grandissime come l'Italia intera.



Analizzando il numero delle scosse e la magnitudo complessiva giornaliera si ha un valore indicativo del reale andamento della sismicità sul territorio. 
Questo grafico mostra il numero delle scosse avutesi giornalmente. Dopo il terremoto de L'Aquila del 2009 si è assistito ad un aumento del numero delle scosse, toccando le 870 scosse giornaliere il 6 Aprile, per poi tornare nella norma solo nel Gennaio 2010. Successivamente i valori resteranno più alti rispetto a prima del Terremoto del 2009. La "causa" principale è che col passare degli anni, il numero delle stazioni è aumentato. 

Dal 2005 ad oggi il numero dei canali è aumentato di 9 volte. Dai 120 dell'Aprile 2005 ai 1180 di Agosto 2013 circa.  Questo ha facilitato la rilevazione di scosse a livello strumentali, da Ml 2.0 in giù. Invece il numero di scosse di magnitudo "importante" è rimasto invariato.

Questo grafico mostra invece la magnitudo complessiva rilasciata giornalmente su tutto il territorio Italiano.
In media il valore di magnitudo complessiva si aggira sul 3.0, su questo grafico è possibile notare le sequenze importanti de L'Aquila e dell'Emilia con il progressivo calare dei valori di magnitudo dopo le mainshocks. Nell'arco di 8 anni non ci sono state variazioni significative.

TUTTAVIA per tenere in considerazione sia il numero delle scosse, sia la magnitudo complessiva rilasciata giornalmente è necessario un ulteriore passaggio. Il rapporto tra il numero delle scosse e il valore di magnitudo complessivo è la misura più indicativa per dimostrare che l'attività generale non è in aumento. In sintesi l'indice mostra la magnitudo media di una scossa, su intervalli giornalieri, come rispondessimo alla domanda : Qual'è stata la magnitudo media in giornata?

 Il grafico può sembrare confuso causa abbondanza di dati, dunque per avere una misura più "eloquente" ho effettuato una media su intervalli di 30 giorni (1 mese).

Addirittura da questo grafico può sembrare che l'attività sia in calo! E' comunque da tenere in considerazione l'aumento delle stazioni sul territorio. 

Concludendo, la storia ha dimostrato che scosse catastrofiche non sono state preceduti nè da decrementi, nè da incrementi dell'attività sismica. E' erratissimo dire che l'aumento dell'attività sismica generale sia un "precursore" di una scossa catastrofica. Cosa diversa invece è il monitoraggio locale di una piccola zona. La sismicità è lo strumento più accessibile per lo studio della geologia, e molto spesso viene trascurata. La sismicità come le emissioni di gas, acustiche ed elettromagnetiche potrà essere un futuro strumento per previsioni deterministiche. La Natura spesso ci manda dei segnali di importanza enorme che possono sembrare banali. In un campo delicato come quello della previsione sismica, è importante non lasciare nulla al caso, è necessario studiare tutto quello che si ha a disposizione perchè forse la soluzione è più vicina di quanto si possa credere. 

Emanuele Maiorana